Campionato di serie A2 – sesta giornata di ritorno (giocata domenica 19 gennaio 2014)


Sporting Udine (8-3) – Calligaris SGT Trieste (8-3)  45 – 57 (9-12; 27-29; 36-44)

Incidente di percorso per Udine che incappa nella seconda – inaspettata – sconfitta casalinga stagionale.
A festeggiare al Benedetti è la SGT che si vendica con gli interessi della beffa dell’andata (era stato + 3 Udine, è stato + 12 oggi per Trieste) e si riprende la testa della classifica (anche se in coabitazione con Muggia e Udine).
Nessun dramma in casa Sporting perché ciò che ha vinto oggi è stata la maggiore voglia di riscatto delle ragazze giuliane probabilmente molto scottate dalla sconfitta allo scadere nella gara d’andata.
Ha vinto la squadra che è entrata in campo con maggiori motivazioni, cosa che non sorprende più di tanto chi ha fatto sport che sa bene che la voglia di rivincita batte quasi sempre la voglia di vincere.
E questa voglia di rivincita può essere la stessa che Udine può portare in campo tra una settimana a Muggia, dove potrà vendicare la sconfitta dell’andata se giocherà come la SGT oggi. Con grande attenzione ai particolari, senza buttarsi giù per gli errori commessi e con infinita fiducia nel proprio stile di gioco.
La SGT ha onestamente meritato la vittoria oggi (l’ultimo vantaggio di Udine è il 24-22 a due minuti dalla fine del secondo quarto).
Ha saputo giocare meglio. Ha saputo interpretare meglio ogni aspetto del gioco. Ha saputo fare gli adattamenti di metà gara meglio di Udine tanto che, nel terzo quarto con un 15-9 in suo favore, si è assicurata la vittoria.
Udine merita comunque i complimenti: ha onorato il campo, lottando fino alla sirena, senza darsi per vinta anche nei momenti peggiori del suo attacco.

LA GARA

La tensione del derby e per la posta in palio (la prima classificata alla fine di questa fase giocherà la Final Four di Coppa Italia) si sentono fin dal primo possesso. Alla fine saranno più gli errori che le belle azioni, ma non per mancanza di qualità. Partite come queste vanno apprezzate per motivazioni extra tecniche.
L’SGT inizia e finisce allo stesso modo: facendo girare la palla in modo rapido e preciso contro le scelte difensive di Udine. Tiene la palla poco ferma, legge bene i raddoppi e trasforma l’aggressività delle ragazze udinesi in un boomerang contro di loro.
In mezzo un buon momento di Udine in cui mette in difficoltà il gioco frizzante e bene allenato di Trieste proponendo una difesa ben fatta che costringe le triestine a pensare molto e a giocare poco.
Udine prova a controllare il ritmo per rimanere in gara da un punto di vista realizzativo e, a cavallo dei primi due quarti, ci riesce, ma l’SGT vuole correre e giocare in modo veloce ad ogni occasione (non per niente è il miglior attacco del campionato).

COME L’SGT HA VINTO
  
L’SGT difende in modo selettivo ed efficace. Toglie Pozzecco dalla gara con una marcatura asfissiante  che non le permette di prendere ritmo nel tiro da 3 (solo 2 punti alla fine per lei); accetta le penetrazioni di Mancabelli e i canestri di Mio convinta che non basteranno a Udine per vincere; limita De Biase costringendola a tiri disperati.
Udine prova a fermare Vida, ma con scarso successo.
La chiave della vittoria giuliana passa attraverso la sua leadership e professionalità.
Vida si dimostra una fuori classe: segna 18 silenziosi punti, senza forzare, aspettando che il gioco arrivi a lei e giocando per la squadra nell’ultimo quarto, quando costringe Udine ha difendere su tutte e cinque le giocatrici di Trieste.
Ciò che Trieste costruisce nel secondo tempo è una lezione tecnica di gioco di squadra. Riesce a coinvolgere tutte le giocatrici rendendo pericoloso ogni possesso, trasferendo da giocatrice a giocatrice il vantaggio conquistato, fino a prendere il miglior tiro possibile. Vince la squadra e vincono le singole giocatrici.

MERITI DI UDINE

Udine gioca il suo solito basket. Difese aggressive. Mescola zone e uomo. Riduce i raddoppi in area dimostrando quanto rispetti l’avversaria. Si guadagna numerosi secondi possessi (Mancabelli sostituisce Da Pozzo e Rebane). Trova De Gianni, Vicenzotti nelle loro zone ottimali. Ci crede fino alla fine.
Una sconfitta nata così non significa nulla di grave, se non che oggi la SGT si è dimostrata migliore.
Sabato a Muggia, Udine può riprendere a vincere e una vittoria è ciò che ci vuole per dimenticare la serata “no” di stasera.

NOTE SULLE STATISTICHE

E' un peccato constatare che chi viene messo a fare questo importante lavoro non sia abbastanza preparato. Forse nessuno ci pensa, ma le statistiche - che vengono poi pubblicate sul sito ufficiale della Lega - sono il biglietto da visita delle giocatrici e procuratori e società le leggono per farsi un'idea del loro valore. Questo lavoro non è un gioco e competenza e serietà dovrebbero essere delle discriminanti nella scelta. Per darvi un'idea di quanto chi le prenda veda una gara diversa da quella giocata, secondo loro Udine in totale avrebbe perso 7 palloni e ne avrebbe recuperati 8. Imbarazzante! Questo è il dato di un singolo quarto di Udine!

IL QUINTETTO DI UDINE

MANCABELLI: ha ritrovato l’energia e l’aggressività a rimbalzo che la contraddistinguono. Sbaglia, ma si dà così tanto da fare che è impossibile non commetta qualche errore. Cattura almeno 6 rimbalzi (gli statisti ne riportano solo 2) e garantisce secondi possessi importanti. 7 punti e 4 pregevoli assist per lei.

POZZECCO: limitata dall’ottima difesa d’anticipo della SGT, non trova ritmo in attacco e il suo già discutibile play making ne risente ancora di più. La mancanza di idee chiare, nel momento peggiore di Udine, passa attraverso la sua scarsa capacità di leadership e di prendere decisioni funzionali al successo di squadra (basterebbe imparare dagli errori, ma per farlo bisogna prima accettare di averli fatti). Non servono molti commenti se gioca il primo e unico back door dopo 37 minuti di anticipo difensivo forte.

VICENZOTTI: difficile trovare qualcosa di positivo quando un attaccante tira con 2 su 15 dal campo. Ci proviamo: il capitano prova a reagire nel momento più difficile di Udine e non si nasconde. Un fatto che fa ben sperare per il futuro.

DA POZZO: dall’infortunio non sembra essersi più ripresa. E’ estranea al gioco, non fa sentire la sua presenza a rimbalzo come prima e la sua utilità è limitata.

DE GIANNI: 4 punti, 5 rimbalzi e 5 falli. Patrizia, come sempre, potrebbe dare molto di più. Potrebbe.

LA PANCHINA DI UDINE

DE BIASE: si carica la squadra sulle spalle quando Udine si trova sotto in doppia cifra. Prende e tira da tre ogni pallone le passi per la mani (3/9 da tre). Chiude con 17 punti, ma non riesce a coinvolgere le compagne nel tentativo di rimonta.

CORTOLEZZIS: 2 assist molto belli, segna finalmente i liberi (quelli del 27-27 a fine secondo quarto), prova a dare il suo contributo attaccando l’ostica difesa triestina. Peccato non averla vista in campo l’ultimo quarto.

MIO: la nota positiva della serata. Brava a farsi trovare sempre pronta quando viene mandata in campo. All’inizio del secondo quarto realizza un 4-0 che porta Udine avanti 13-12. A cavallo del terzo e quarto quarto un altro suo 4-0 riporta Udine a meno 6. Lotta e commette errori che sono giustificati dalla sua giovane età. Molto positiva.

CLEMENTE: Non Entrata.

BOSIO: Non Entrata.

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