Libertas Sporting Udine (3-1) – Mercede Alghero (0-5) 56-50 (15-10; 22-21; 33-44)
Udine doveva vincere e così avviene! Brave le ragazze per questa
vittoria!
PRIMO QUARTO
Udine parte sparata con la convinzione di essere la squadra migliore e che per
dimostrarlo non serva fare molta fatica mentale. Ci mette aggressività fisica,
ma poca lucidità tanto che, dopo i primi 10 possessi si trova sì avanti 5-0, ma
con 4 palle perse (De Gianni 2 volte, Mancabelli, Pozzecco), 1 stoppata subita
(Pozzecco), 1/2 da due punti, 3/6 ai liberi. Statistiche insufficienti a questo
livello. Alghero però non fa di meglio. Sonnecchia e attacca più per inerzia
che per convinzione. L’ingresso di De Biase porta un po’ di basket in campo ed
accende Udine. Cortolezzis, Da Pozzo e Mio danno il loro contributo e Udine
chiude avanti 12-10 nonostante nessuna riesca a contenere le penetrazioni delle
avversarie.
SECONDO
QUARTO
Alghero
comincia a ingranare. Ci mette più attenzione, conquista 2 rimbalzi offensivi
consecutivi e pareggia a inizio quarto. Udine dovrebbe reagire ed invece gioca
con troppa presunzione e si perde in passaggi perimetrali senza mordere.
Alghero arriva al ferro ogni volta che attacca decisa in palleggio, mettendo a
nudo le difficoltà nel contenere gli 1v1 da parte di tutte le giocatrici di
Udine. Zanardi si sveglia negli ultimi secondi, ruba due palloni (Udine palleggia troppo in area) e porta
Alghero a meno 1. 22-21 all’intervallo.
TERZO
QUARTO
All’uscita
dagli spogliatoi Alghero pare trasformata e Udine frastornata. Zanardi continua
da dove aveva smesso: attacca decisa il canestro non trovando mai ostacoli.
Udine si perde in palleggi inefficaci e, sotto 22-28 dopo 2 minuti e mezzo,
costringe Sinone al time-out. Da allenatore DOC lancia i soliti “urli
motivanti” e Alghero ne approfitta. Le isolane attaccano con passaggi rapidi e
precisi impedendo a Udine di raddoppiare o triplicare la palla. Il quarto si
chiude 44-33 in favore di Alghero, grazie ad un parziale di 16-5 post time-out.
QUARTO
QUARTO
Udine
continua a metterci agonismo ed è brava a non disunirsi. Alghero comincia ad
accusare la stanchezza e sbaglia conclusioni facili al ferro. De Gianni e De
Biase ricuciono lo svantaggio. Alghero perde convinzione. Vicenzotti fa il
capitano! A due minuti dalla fine risorge, segna 4 punti in fila e porta Udine
sul più 2. Gli ultimi possessi sono solo una questione di liberi e di
convinzione. Udine vince 56-50!
COME
UDINE HA VINTO
Capitan
Vicenzotti – opaca fino a quel momento –
è emersa quando la squadra ha avuto bisogno di lei. Tuttavia è giusto
riconoscere il merito di tutte le giocatrici senior di Udine che, nonostante
abbiano giocato un basket individuale (un solo canestro assistito e 32 liberi
tirati) e abbiano subito il gioco penetrante di Alghero, sono state capaci di
sistemare ognuna il piccolo mattone che ha costruito la vittoria finale.
MERITI
DI UDINE
Udine è bravissima a non perdere il filo della gara, a rimanere in partita anche quando va sotto e a rimontare sfruttando al meglio ciò che sa fare. Gioca un basket efficace (14 canestri realizzati su 31 tentati) e nel finale anche coinvolgente. Resta il solito problema che gioca a difendicanestro e non a pallacanestro segnando solo 3 canestri e mezzo a quarto. Brava a guadagnarsi molti tiri liberi e vincere giocando in pratica solo gli ultimi 5 minuti.
DEMERITI
DI ALGHERO
Alghero
avrà molto da riflettere sulla sconfitta di oggi. Per più di metà gara ha reso
tutto difficile a Udine difendendo in modo aggressivo e non lasciandosi
intrappolare nei raddoppi. Concede però a Udine le triple centrali - quelle che nessuna difesa attenta dovrebbere concedere - e non assesta il colpo definitivo quando potrebbe. Dopo l’uscita per 5 falli di Giorni, non riesce più ad attaccare con la stessa efficacia e subisce la maggiore
voglia di vincere di Udine. Zanardi esce sconfitta, ma dimostrandosi una
giocatrice di livello superiore quando si lascia prendere dal flusso del gioco.
IL
QUINTETTO DI UDINE
MANCABELLI:
meno appariscente del solito, ma la solita professionista concreta e solida in attacco. Segna i liberi
ed è l’unica che riesce a tenere qualche 1v1 in difesa.
POZZECCO:
smista i palloni ma senza intuizioni geniali o lampi di gioco. In difesa non tiene un
singolo palleggio in 1v1. Si accontenta dei tiri che la difesa le lascia.
VICENZOTTI:
inguardabile per 35 minuti, vince la gara quando conta.
DE
GIANNI: distratta per 30 minuti, si sveglia nel finale giocando degli 1v1 di
classe.
DA
POZZO: inizia bene la gara con una stoppata e recupero, un fallo subito e 1/2
ai liberi, ma si perde nei quarti successivi.
LA
PANCHINA DI UDINE
DE
BIASE: cambia la gara quando entra. Soffre in difesa, ma in attacco è
pericolosa e sa guadagnarsi tiri liberi quando Udine è a corto di idee.
CORTOLEZZIS:
sta in campo ma non prende iniziative interessanti. Sembra seguire un piano partita prestabilito senza adattarsi e improvvisare per raggiungere lo scopo. Purtroppo da rilevare che
il virus “antidifensivo” ha colpito anche lei: subisce gli 1v1 e non contiene
le palleggiatrici avversarie. Rimboccarsi le maniche e lavorare sodo Arianna!
CLEMENTE: 3 minuti in campo sono pochi per capire se la ragazza sbagli qualcosa o semplicemente abbia delle caratteristiche non consone allo stile di gioco di Udine. Si impegna, sbaglia un tiro e non tiene gli 1v1. Esattamente come le altre compagne. Attendiamo risposte.
CLEMENTE: 3 minuti in campo sono pochi per capire se la ragazza sbagli qualcosa o semplicemente abbia delle caratteristiche non consone allo stile di gioco di Udine. Si impegna, sbaglia un tiro e non tiene gli 1v1. Esattamente come le altre compagne. Attendiamo risposte.
MIO:
6 minuti in cui si impegna, sfrutta al meglio i pochi palloni che riceve ed è
brava a tenere alto il suo coinvolgimento mentale. Soffre lo stile di gioco di
Udine e questo purtroppo la penalizza.
BOSIO:
bello vederla finalmente in panchina con la divisa da gioco! Peccato vederla
solo in panchina con la divisa da gioco.
Complimenti alle ragazze per la grande rimonta e la terza vittoria consecutiva ... Brave !!!
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